"Dopo gli anni ovattati dell'infanzia e quelli spensierati dello studio ci si immerge nella catena lavorativa che, al di là di qualunque gratificazione, assorbe e lascia poco tempo ... e poi finalmente arriva la tua quarta dimensione ... e ritrovi quella serenità smarrita."

Il presente blog costituisce un almanacco che in origine raccoglie i testi completi dei post pubblicati su: http://www.laquartadimensione.blogspot.com, indicandone gli autori, le fonti e le eventuali pagine web (se disponibili).

Fotogazzeggiando

Fotogazzeggiando
Fotogazzeggiando: Immagini e Racconti

Cerca nel blog

Translate

giovedì 11 giugno 2009

TRA MAFIA E DEMOCRAZIA, TRA OPPRESSORI E OPPRESSI, TU, CHIESA, DA CHE PARTE STAI?

Il dio dei mafiosi e dei dittatori

Affronterò i temi oggetto del dibattito a partire da una breve nota autobiografica. Sino all'età di quarant'anni circa, il mio rapporto con la religione ed il cattolicesimo è stato quello tipico dell'italiano medio, cioè assolutamente non problematico. In Italia, tranne poche minoranze, si è cattolici non per scelta ma per destino culturale. Si nasce e si muore senza interrogarsi quasi mai sui temi della religione. Si attraversa un'esistenza scandita dal succedersi di riti - battesimi, matrimoni, comunioni, funerali - dei quali si è smarrito il senso. Riti che in fondo sembrano servire a tenerci compagnia, a non sentirci soli nella vita.

Ho preso a riflettere su questi temi quando, appunto verso i quarant'anni, ho iniziato a frequentare per motivi professionali gli assassini. Quando a volte mi chiedono: "chi frequenti"? Io sono solito rispondere: "frequento assassini e complici di assassini". Perché in realtà in questi ultimi quindici anni è stato molto di più il tempo che ho trascorso con loro, a interrogarli nelle carceri, a leggere le loro dichiarazioni, ad ascoltare le intercettazioni delle loro conversazioni, che il tempo che ho passato con i miei familiari e con le persone normali. Frequentare gli assassini per me è stato illuminante, perché è stato come frequentare a lungo la morte, lo scandalo della morte. Mors magistra vitae: entrare in confidenza con la morte a volte ti consente di entrare in confidenza con alcuni segreti della vita. Questa premessa è finalizzata a spiegare come e perché io abbia iniziato a riflettere su Dio, sulla fede, sull'etica cattolica, sul ruolo della Chiesa in Italia. Non per un innamoramento intellettuale, ma direi quasi costretto dalla dura realtà con la quale devo misurarmi ogni giorno, una realtà che quasi ti afferra per il bavero e ti costringe a porti delle domande e a darti delle risposte.

La prima volta che nella mia lunga frequentazione degli assassini mi accadde di dovermi confrontare col problema di Dio fu in occasione dell'interrogatorio di un collaboratore. Si chiamava Francesco Marino Mannoia, era un trafficante internazionale di droga, un killer specializzato. Un mese dopo che aveva iniziato a collaborare con la giustizia, nell'ottobre dell'89, la mafia per ritorsione gli assassinò contemporaneamente la madre, la sorella e la zia. Mi trovai a interrogarlo qualche giorno dopo. Era distratto. A un certo punto mi disse: "signor giudice, mia madre, mia sorella, mia zia non vengono più ad abitare i miei sogni. Non si fanno sognare da me. E io so perché: Dio mi punisce. Mi punisce perché io ho tradito".

Il caso volle che qualche tempo dopo mi trovai a interrogare un altro mafioso, divenuto pure collaboratore, che era stato uno dei componenti del commando che aveva partecipato all'omicidio della madre, della sorella e della zia di Marino Mannoia. Era un giovane distinto, componente del gruppo di fuoco ai diretti comandi della cupola di Cosa nostra. Questo ragazzo mi disse che lui aveva ricevuto un'educazione cattolica e che tutti i giorni, sin da quando era bambino, la sera diceva le preghiere. E recitava le preghiere anche quando tornava a casa dopo avere eseguito degli omicidi.

La cosa cominciava a complicarsi. Ma una spiegazione mi sembrò arrivare da un altro mafioso, si chiamava Mutolo, anche lui trafficante di droga, anche lui con una cinquantina di omicidi sulle spalle. Una volta andai a interrogarlo con la mia segretaria. E lui aveva un atteggiamento diverso. Poco prima di iniziare il racconto dell'esecuzione dell'omicidio si rivolgeva alla mia segretaria e esordiva: "chiedo scusa, signora...", dopodiché raccontava. Quando finì questo interrogatorio, io stavo riordinando le mie carte, lui d'improvviso si rivolse alla mia segretaria e le disse: "signora, mi dica una cosa, ma se lo Stato italiano entrasse in guerra con uno Stato straniero, ad esempio la Jugoslavia, e un soldato italiano uccidesse cento, mille nemici, lei lo considererebbe un assassino, o un eroe di guerra?". La mia segretaria rimase perplessa, lui non le diede neanche il tempo di rispondere perché aggiunse: "ecco, vede? Io mi sentivo come il soldato di uno Stato. Non mi interessava affatto il giudizio del popolo italiano. Come a un italiano che è in guerra con la Jugoslavia non interessa il giudizio del popolo jugoslavo. A me interessava il giudizio del mio popolo, e io mi sentivo in pace con la mia coscienza e con Dio".

Potrei citare tanti casi analoghi, che sono noti alla stampa, come quello di un famoso capomafia, Aglieri, che durante la latitanza riceveva un frate che celebrava messa; così come potrei raccontare le tante esperienze di perquisizioni, eseguite subito dopo arresti di latitanti e la mia sorpresa nel vedere queste abitazioni le cui pareti erano quasi tappezzate da immagini religiose. La questione per me si complica ulteriormente quando comincia la stagione degli assassini con il colletto bianco. Mi riferisco alla mafia borghese, alla mafia bianca. Cioè quelli che non sparano in prima persona, ma che proteggono gli assassini, li aiutano a evitare le condanne, fanno con loro affari lucrosi, e a volte chiedono agli specialisti della violenza materiale di eliminare qualche ostacolo che si trova lungo la strada e che non può essere eliminato per vie incruente. Il loro motto è: "Dio sa che sono loro che vogliono farsi ammazzare". Mi è capitato di sentirlo più volte nel corso delle intercettazioni. E così mi accadde di conoscere anche questi sepolcri imbiancati, questi esponenti della borghesia mafiosa. Ricordo uno dei più rinomati medici di Palermo, che diventò collaboratore e confessò di essere un capomafia. Lui frequentava la Chiesa e mi raccontava che suo zio, che pure era un capomafia, si recava a pregare sulle tombe di coloro che "era stato costretto ad abbattere".

E poi venne la stagione degli uomini politici. Uomini politici potenti, importantissimi, anche di rilievo nazionale. E quale la sorpresa nel dovere constatare che questi uomini politici che avevano l'abitudine di recarsi ogni mattina a messa, negli intervalli di tempo partecipavano a summit con capimafia in occasione dei quali si decideva l'omicidio di altri uomini politici!

A questo punto sono stato costretto a pormi una domanda: ma come è possibile che carnefici e vittime preghino lo stesso Dio e che ciascuno di loro sia in pace con sé stesso? Ma poi ho chiesto a me stesso: ma di che cosa mi sto meravigliando?

A volte le cose sono davanti al nostro sguardo, ma noi siamo ciechi e non abbiamo occhi per vederle. Il mondo è pieno di assassini, ben più feroci di quelli da me conosciuti nella mia esperienza palermitana, che credono in Dio, sono cattolici praticanti, sono in pace con sé stessi e che muoiono nel proprio letto, convinti di avere bene operato, confermati in tale convinzione da preti e vescovi che mai li hanno criticati in vita e li hanno benedetti in morte. Basterà qualche esempio: che dire del dittatore Pinochet, il quale ha sempre dichiarato di essere un buon cattolico, di essere in pace con sé stesso e con Dio, e di aver operato per il bene della patria? E che dire dei generali argentini, che condannarono a morte migliaia e migliaia di giovani? Nel corso di alcuni processi alcuni di questi militari per esibire la loro patente di cattolicità raccontarono come loro avessero seguito le indicazioni del clero. E i giudici chiesero: in che senso? E i militari spiegarono: uno dei modi che veniva praticato per uccidere i dissidenti, per esempio i giovani che venivano prelevati all'uscita dalla scuola, era il cosiddetto vuelo. Si prendevano questi giovani, si caricavano su un aereo e poi si buttavano giù nell'Atlantico. Ma alcuni lati prelati ci dissero - aggiunsero gli stessi militari - che questo era anticristiano, non si potevano buttare giù queste persone così. Ci consigliarono di narcotizzarle, e noi le narcotizzammo.

Ma attenzione, il problema dei dittatori latino-americani non può essere minimizzato, ridimensionandolo alla follia morale di alcune persone particolarmente efferate. Perché la storia insegna che le giunte militari argentine, brasiliane e cilene furono il braccio armato di borghesie latino americane che non hanno esitato a fare ricorso al genocidio di massa per difendere il sistema di privilegi che veniva messo in pericolo dalle rivendicazioni popolari. Borghesie di milioni di cattolici, praticanti, che ancora oggi considerano Pinochet, Videla e gli altri militari degli eroi della Patria: per questo motivo non è stato possibile processarli prima ed è difficile processarli oggi, perché processare loro è come processare un'intera parte della società latino americana. Dunque, ritornando alle mie ben più modeste frequentazioni con gli assassini, di che cosa mi meravigliavo?!

Il quesito iniziale, ovvero com'è possibile che vittime e carnefici preghino lo stesso Dio e siano in pace con se stessi, non riguardava più soltanto Palermo e la realtà mafiosa, ma si dilatava nello spazio e nel tempo diventando universale. Ed è un quesito che almeno per me esigeva una risposta.

Il politeismo occulto della Chiesa e l'elemosina della corruzione

La risposta che ho tentato di darmi è questa: in realtà vittime e carnefici non pregano lo stesso Dio. Pregano un Dio diverso. Questo miracolo della moltiplicazione di Dio, della coesistenza di più Dio nella stessa Chiesa, avviene grazie al fatto che nella Chiesa Cattolica il rapporto tra Dio e il fedele è gestito da un mediatore culturale: un sacerdote, un prelato. Ogni strato sociale, ogni segmento della società, ogni tribù sociale esprime dal proprio interno culturale, sociale, il proprio mediatore culturale con Dio, che dunque è portatore della stessa cultura, della stessa visione della vita dell'ambiente che lo ha espresso.

Esiste così un Dio dei potenti, e un Dio degli impotenti. Un Dio dei mafiosi, e un Dio degli antimafiosi. Un Dio dei dittatori, e un Dio degli oppressi. Così in America Latina esistono prelati che siedono alla stessa mensa di dittatori genocidi e ne condividono le scelte, e quelli invece che stanno dalla parte degli oppressi, come monsignor Romero, e che si sono fatti ammazzare per tutelare le ragioni degli oppressi. E in Sicilia c'è un padre Puglisi, ci sono sacerdoti come Nino Fasullo, pochi devo dire, e ci sono sacerdoti che invece condividono la cultura mafiosa, che celebrano messa in chiese affollate dal popolo di mafia e dalla borghesia mafiosa. E poi ci sono i sacerdoti della cosiddetta palude, cioè quelli che non stanno né dalla parte della mafia, né dalla parte dell'antimafia, né con la destra, né con la sinistra, né col centro, ma che stanno solo dalla propria parte.

Ciascuno sceglie liberamente la propria Chiesa e il proprio Dio. Molto democraticamente. Ci troviamo dinanzi ad un politeismo segreto ed occulto. Questo politeismo è segreto per l'occhio del mondo, ma è conosciuto dalle gerarchie ecclesiastiche che, tranne qualche eccezione, evitano accuratamente di scegliere e lasciano che i vari Dio convivano l'uno accanto all'altro. A volte mi viene in mente la metafora del banco del casinò, che non perde mai perché punta su tutti i numeri: sul rosso e sul nero, e anche sullo zero. Questo non scegliere è possibile anche perché tranne poche eccezioni la predicazione evangelica ha un taglio generalista che consente a chiunque un approccio non problematico.

La predicazione nelle chiese, tranne delle eccezioni, è incentrata sul valore della famiglia, sulla morale sessuale, e su generici appelli alla solidarietà, all'amore per il prossimo, alla cosiddetta etica dell'intenzione, e a una carità comoda perché si traduce nella cultura dell'elemosina. Così la signora bene della borghesia mafiosa, paramafiosa ed affarista, che con i soldi delle tangenti del marito compra borse griffate Vuitton a tremila euro l'una - mentre ottocento metri più sotto, nei quartieri popolari degradati c'è gente che non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena - si sente tanto buona perché regala vestiti dismessi griffati, probabilmente per fare posto ad altri acquisti, perché la sera organizza le serate della Croce rossa per raccogliere fondi, e perché ha adottato dei bambini all'estero versando 50 euro. La stessa signora non si sente as-solutamente in colpa poi se non versa i contributi per la collaboratrice domestica.

I mariti, che evadono il fisco, che fanno soldi con la corruzione e con mille altri metodi illeciti, appropriandosi a man bassa di soldi pubblici destinati agli ospedali, alle scuole, destinati a strappare a un destino di mafia migliaia di persone, ascoltano le omelie domenicali che predicano l'amore per il prossimo con serena coscienza, compiacendosi della propria bontà per avere staccato un assegno di ventimila euro per la parrocchia, additati dal prete celebrante ai fedeli come esempio di buona cristianità.

Poiché la realtà supera sempre l'immaginazione, vorrei raccontare un episodio emerso nel corso di un processo durante tangentopoli. Un famoso uomo politico, già Ministro della Prima Repubblica, deve operarsi per un grave problema cardiaco: deve recarsi negli Stati Uniti e non si sa se questa operazione molto difficile andrà bene o male. Quindi fa un voto alla Madonna: se l'operazione andrà bene regalerà alla parrocchia cento milioni di vecchie lire. L'operazione va bene. Il politico ritorna, chiama un imprenditore e gli dice che deve dare cento milioni alla parrocchia. L'imprenditore obietta: "ma perché glieli devo dare io?". "Scusa - replica il politico - tu mi devi dare cento milioni di tangente? Invece di darli a me, li dai alla parrocchia, perché ho fatto un voto". L'elemosina finanziata con i soldi della corruzione, da buon cattolico.

La cultura dell'elemosina non costa nulla! E perpetua le catene della schiavitù economica e della sottomissione ai potenti. La cultura dell'elemosina lascia le cose come stanno, si traduce in una acquiescenza all'esistente, in una complicità con l'ingiustizia sociale. La cultura dei diritti e della legalità invece è scomoda, perché costringe a prendere concretamente posizione dinanzi ai potenti della Terra, quelli che occupano i vertici della piramide sociale, e che sono responsabili della ingiustizia sociale, della povertà e del degrado metropolitano, un moloch che costringe milioni di persone a sopravvivere in quartieri dormitorio che sono delle vere e proprie discariche sociali e dove a volte l'economia dell'illegalità (il contrabbando di tabacchi, la prostituzione, lo spaccio di stupefacenti) diventa un'economia della sussistenza.

Tantissimi trascorrono la propria esistenza in un continuo pendolarismo tra queste discariche sociali a cielo aperto e le carceri, altre discariche sociali al chiuso, assolutamente inumane ed anticristiane perché i detenuti sono costretti a vivere in celle sovraffollate, destinate a tre o quattro persone e dove si è invece costretti a stiparsi a volte anche in dodici, in condi-zioni di assoluta promiscuità.

Quali sono state, tranne poche eccezioni, le risposte delle gerarchie ecclesiastiche a tutto ciò? Silenzio dinanzi alla corruzione sistemica, grave peccato contro la solidarietà sociale. Silenzio dinanzi alla borghesia mafiosa e paramafiosa. Silenzio dinanzi all'illegalità di massa delle classi dirigenti che genera l'illegalità di massa delle classi popolari. Generici appelli ad una solidarietà che si traduce in una elemosina praticata con entusiasmo da queste stesse classi dirigenti: col denaro pubblico.

Chiesa e democrazia: due relativismi di segno opposto

Questo segreto ed occulto politeismo della Chiesa Cattolica produce a mio avviso un altro fenomeno segreto: il relativismo etico della Chiesa Cattolica. L'accusa che in questi tempi viene rivolta alla cultura laica è quella di una deriva relativistica dei valori. E qui bisogna chiarire. La democrazia si fonda sulla libertà di coscienza di tutti i cittadini. E su questo si basa la sua superiorità rispetto ad altri regimi politici. La libertà di coscienza determina il pluralismo culturale e il pluralismo dei valori. Il relativismo dei valori quindi non significa nichilismo, disprezzo per i valori, ma al contrario il rispetto per i valori degli altri. Le istituzioni pubbliche sono il luogo nel quale i diversi relativismi si confrontano in modo trasparente. Per decidere quale relativismo deve prevalere su un altro, si adotta il principio della maggioranza. Ma per evitare che il principio della maggioranza si trasformi nella dittatura della maggioranza, e che quindi il relativismo della maggioranza diventi assolutismo, lo Stato democratico dei diritti prevede il frazionamento dei poteri, il loro reciproco bilanciamento e una serie di garanzie per le minoranze. La democrazia può essere quindi orgogliosa del proprio relativismo. Il relativismo della Chiesa Cattolica invece a mio parere è occulto ed è tenuto segreto. Ed infatti mentre da un lato i vertici ecclesiastici rivendicano di essere depositari di una verità senza se e senza ma (nel campo di un'etica che si incentra oggi come ieri soprattutto sul terreno della gestione della sessualità, e su temi quali l'aborto, la fecondazione assistita, la contraccezione), e proprio sulla base di questa verità assoluta tentano di condizionare la legislazione statale, dall'altro lato, nelle chiese e nelle parrocchie di tutto il mondo Dio, la verità e l'etica cattolica si relativizzano, quasi balcanizzandosi. Perché sui temi che riguardano la quotidiana fatica del vivere, il dolore del vivere causato dalla prepotenza e dalle ingiustizie sociali, a ciascuno è dato di scegliere il proprio Dio, e quindi la propria etica. Questo relativismo etico produce a mio parere una vera e propria scristianizzazione, una diserzione del cristianesimo. In tante, in troppe chiese, per milioni di fedeli, Dio parla per bocca di preti che frequentano senza problemi i salotti della borghesia corrotta e di quella mafiosa o le stanze del potere dei dittatori, e che riducono Dio a guardiano dei comportamenti da tenersi in camera da letto.

Perché meravigliarsi dunque se nel corso del maxi processo, durante un confronto il capo di Cosa nostra, Salvatore Riina, rivolgendosi a Buscetta l'accusò di essere immorale, perché Buscetta era un fimminaro che frequentava le donne. Riina era sincero, perché per lui la morale era la morale sessuale, tout court. E perché meravigliarsi, se nel corso di un'intercettazione mi è capitato di ascoltare un dialogo di questo genere: un mafioso che si reca precipitosamente a casa della moglie di un capomafia latitante e le comunica la propria preoccupazione perché tizio, pure mafioso, è entrato in una profonda crisi interiore e c'è pericolo che colla-bori. Commento della moglie del mafioso: "se lui si deve pentire, si deve pentire dinanzi a Dio, e non dinanzi agli uomini, rovinando così dei padri di fa-miglia". Ecco l'etica dell'intenzione, la dissociazione fra la morale del pulpito e la morale del confessionale.

Questo non scegliere, alla base del relativismo di molte gerarchie cattoliche - naturalmente ci sono sempre delle eccezioni illuminanti - non sempre è praticabile. A volte la realtà ha costretto le gerarchie cattoliche a scegliere. Ma la lezione della storia dimo-stra che non sempre questa scelta è stata a favore degli ultimi e degli oppressi, i quali sono stati abbandonati al loro destino. In occasione di un viaggio di lavoro a Buenos Aires, ho incontrato le cosiddette madri corag-gio che da tanti anni protestano sfilando in silenzio dinanzi ai palazzi del potere, per chiedere giustizia per i loro cari. Mi capitò poi di leggere su una rivista la lettera di una di queste madri. Era il tempo in cui la Spagna chiedeva l'estradizione di Pinochet per pro-cessarlo. Il Vaticano espresse la propria contrarietà. Ho conservato questa lettera, di cui voglio leggere un brano: "Lui, il Papa, che avrebbe dovuto alzare una parola quando c'era la violenza, la disperazione, la strage nelle nostre famiglie, lui che avrebbe dovuto generare tutta la reazione internazionale perché sapeva cosa stava accadendo, lui ha taciuto, abbandonandoci nelle mani degli assassini e dei torturatori. Solo noi sudamericani sappiamo bene che cosa è la curia argentina, cilena, sudamericana. Ed ora che dopo tanti tentativi, tante speranze, pensavamo che si cominciasse finalmente ad ottenere qualche risposta internazionale alla nostra storia, al nostro dolore, ancora intatto, lui, finalmente dopo tanto silenzio, parla. Ma parla per sottrarre alla giustizia il capo dei nostri assassini, per dire no ad una condanna per i delitti aberranti, terribili che ci porteremo addosso per tutta la vita".

È vero, in America Latina c'è stato anche monsignor Romero il quale è stato ucciso perché difendeva le ragioni dei campesinos. Ma mi pare che le gerarchie cattoliche non abbiano scelto monsignor Romero, se è vero, come è vero, che tutta la teologia della libera-zione è stata messa a tacere. Che tutte le cattedre sono state chiuse, e se è vero come è vero che la beatifi-cazione di monsignor Romero è rimasta bloccata per sette anni, mentre altre procedono molto velocemente (il risultato è che dai venti ai quaranta milioni di latino americani hanno abbandonato la Chiesa cattolica).

Il populismo mediatico delle oligarchie

Ma chi decide queste ed altre scelte? O chi decide le non scelte? Forse il popolo cattolico? Certamente no. E qui veniamo al nodo cruciale del rapporto tra democrazia e Chiesa. Credo che siamo tutti d'accordo su un punto (me ne sono convinto ancor di più leggendo proprio le riviste cattoliche): chiusa la breve parentesi conciliare, si è assistito ad una rivincita delle burocrazie dei vertici vaticani. La storia postconciliare sembra riconnettersi con assoluta continuità alla storia preconciliare. Alcuni parlano del canto del cigno del cattolicesimo medioevale. Siamo ritornati alla restau-razione di una monarchia assoluta che concentra tutto il potere all'interno della Chiesa in un ristrettissimo vertice. Tra questo vertice e il popolo di base non esi-ste una vera corrente, una vera osmosi. Esiste una frattura fra questa realtà di base e i vertici, che sem-brano sempre più autoreferenziali.

Mi pare che all'interno della Chiesa Cattolica si stia vivendo una vicenda analoga e parallela a quella che travaglia la storia del potere della laicità. Cioè una ristrutturazione oligarchica e verticistica del potere ed una gestione mediatica delle masse. A questi vertici sembra che il rapporto reale con la base non interessi. Il rapporto con la base invece di nutrirsi di una cor-rente ascensionale, di un continuo dibattito, sembra essere gestito mediante i media. Un cattolicesimo sempre più ridotto a immagine mediatica, a miracolismo, a sceneggiati televisivi sulla vita dei santi. Vari minuti di Vaticano ogni giorno in Tv: dovrebbe far riflettere che i media di regime, che hanno silenziato chiunque si sia rivelato scomodo per il potere, che hanno censurato l'informazione sui fatti, che ignorano completamente le esperienze di base del popolo cat-tolico, invece fanno da megafono ai vertici vaticani.

Mi viene in mente una frase che una volta lessi: il vero nemico del cristianesimo non è stato Diocleziano, è stato Costantino. Gesù è stato ucciso democra-ticamente dal potere politico e religioso. Il processo a Gesù è emblematico: il popolo sceglie Barabba. Il popolo gestito demagogicamente dal potere. Gesù viene ucciso fisicamente dal potere ecclesiastico e politico e poi viene ucciso culturalmente dal costantinismo che lo fa diventare instrumentum regni.

La scelta

E allora il problema è quello di spezzare questo rapporto perverso tra fede e potere. Spezzare questo rapporto significa restituire la voce di Dio e di Cristo agli uomini perché nel corso della storia lo spazio tra l'uomo e Dio è stato troppo a lungo sequestrato dal potere. Credo che ciò sia compito soprattutto dei credenti. E credo che i credenti per assolvere a questo compito debbano solo essere coerenti con l'insegna-mento di Cristo, recuperare l'insegnamento antipotere di Cristo. A me pare che il nocciolo del messaggio di Gesù sia proprio la sfida ai potenti, affinché prendano atto della loro complicità nella sofferenza degli uomini. Solo i poveri sono innocenti, disse, solo i miserabili sono senza peccato, solo chi non ha pane è senza colpa. E a proposito del dovere di scegliere, io credo che l'etica laica e l'etica cristiana coincidano. Sartre disse: l'etica consiste nello scegliere, noi siamo le nostre scelte. E Gesù nel Vangelo (Luca, 12, 51) dice: voi pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione. Quale divisione? La divisione di chi sceglie. E sceglie di stare dalla parte degli ultimi e degli oppressi. Una scelta che si traduce nella carità attiva, per la cultura dei diritti, per la liberazione dalle catene del bisogno, una scelta che condannò Gesù a morte e che sempre nel corso della storia ha condannato a morte chi ha osato schierarsi contro il potere. La lezione di Cristo dunque a me sembra esattamente opposta a quella curiale della non scelta o della scelta a favore del potere. A volte quando a Palermo mi capita di partecipare a cerimonie funebri, per commemorare le vittime di tanti omicidi mafiosi, mi guardo intorno e chiedo a me stesso: chissà quanti assassini, quanti sepolcri imbiancati ci sono qui, in questa Chiesa, accanto a me, in pace con sé stessi e con Dio. In quei momenti chiudo gli occhi; e mi piace immaginare che un giorno qualcuno scriva sulle facciate di tutte le chiese di Palermo la stessa frase che un grande vescovo brasiliano scrisse sulla facciata della sua cattedrale: il mondo si divide tra oppressori e oppressi.

Tu, cristiano, che stai per entrare, da che parte stai?

di Roberto Scarpinato [1]

Nessun commento:

Posta un commento

Tutto quanto pubblicato in questo blog è coperto da copyright. E' quindi proibito riprodurre, copiare, utilizzare le fotografie e i testi senza il consenso dell'autore.

Archivio blog

Post più popolari ultimi 7 giorni

Questo BLOG non è una testata giornalistica: viene aggiornato con cadenza casuale e pertanto non è un prodotto editoriale (ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001) bensì un semplice archivio condiviso di idee e libere opinioni. Tutto ciò ai sensi dell'art.21 comma 1 della Costituzione Italiana che recita come: TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Dissertazioni su Street Art, ne vogliamo parlare? A cura di Toti Clemente

Dissertazioni su Street Art, ne vogliamo parlare? A cura di Toti Clemente
Dissertazioni su Street Art. Ne vogliamo parlare?

Post più popolari dall'inizio

Lettori fissi

Visualizzazioni totali

Cagando todos somos iguales

Cagando todos somos iguales
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può, pertanto, considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001

Un'immagine, un racconto

Un'immagine, un racconto
La fotografia è in genere un documento, la testimonianza di un ricordo che raffigura spesso persone e luoghi, ma talvolta può anche costituire lo spunto per fantasticare un viaggio ovvero per inventare un racconto e leggere con la fantasia l’apparenza visiva. (cliccando sopra la foto è possibile visionare il volume)

Etichette

"Sbankor" (2) 10 storie del Cavaliere (10) Abbate Ciccio (1) Abbate Lirio (2) Accolla Dario (1) Accorinti Renato (1) Adinolfi Massimo (1) Aforismi (18) Ai Weiwei (1) Aiosa Lorella (2) Al Capone (1) Alberton Mariachiara (1) Alfano Angelino (2) alias C215 (1) Alice ed Ellen Kessler (1) Alinari Luca (1) Allende Isabel (1) Allievi Stefano (1) Almerighi Mario (1) Amato Fabio (2) Amato Giuliano (2) Ambrosi Elisabetta (1) Amurri Sandra (1) Andreoli Vittorino (4) Andreotti Giulio (4) Andrews Geoff (1) Aneddoti (21) Angela (1) Angelo Rivoluzionario (1) Annunziata Lucia (2) Anselmi Tina (2) Anzalone Morena (1) Articoli (1993) articolo (9) ARVIS (2) Ascione Marco (1) Assange Julian (1) Assante Ernesto (2) Attias Luca (1) Augias Corrado (2) Autieri Daniele (1) Avedon Richard (1) Avveduto Virginia (1) B1 (2) Bachis Roberto (1) Baglioni Angelo (1) Bagnasco Angelo (1) Ballarò (1) Balocco Fabio (1) Banca d'Italia (31) Banche & Finanza (59) Baraggino Franz (1) Barbacetto Gianni (3) Barbareschi Luca (1) Barbera Davide (1) Barca Fabrizio (2) Basile Gaetano (2) Bassi Franco (1) Basso Francesca (1) Battaglia Letizia (9) Battiato Franco (8) Battisti Lucio (1) BCE (1) Beccaria Antonella (1) Beha Oliviero (3) Bei Francesco (1) Belardelli Giovanni (1) Belardelli Giulia (3) Bellantoni Pietro (1) Beltramini Enrico (1) Bene Carmelo (1) Benedetti Carla (1) Benetazzo Eugenio (1) Benigni Roberto (1) Benincasa Giuseppe (1) Benni Stefano (35) Bergoglio Jorge Mario (2) Bergonzoni Alessandro (10) Berlinguer Bianca (1) Berlinguer Enrico (4) Berlusconi Silvio (17) Bernabei Ettore (1) Bersani Pierluigi (3) Bertini Carlo (1) Bertinotti Fausto (1) Bertolini Gregorio (2) Bertolucci Lionello (1) Biagi Enzo (26) Bianchi Enzo (1) Bianchini Eleonora (3) Bianchini Gabriella (1) Bianconi Giovanni (1) Bicocchi Silvano (5) Bignardi Daria (1) Bilderberg (1) Billeci Antonio (2) Billi Debora (1) Billitteri Daniele (1) Bindi Rosy (1) Bini Flavio (2) Biondani Paolo (1) Biscotto Carlo Antonio (1) Bisio Caludio (1) Biussy Nick (1) Bizzarri Sura (7) Blair Cherie (1) Bobbio Norberto (3) Bocca Giorgio (7) Bocca Riccardo (1) Bocconi Sergio (1) Boggi Paolo (1) Boldrini Laura (1) Bolzoni Attilio (2) Bongiorno Carmelo (3) Bongiorno Giulia (1) Bongiorno Mike (1) Bonini Carlo (1) Bonino Carlo (1) Bonino Emma (1) Borghi di Sicilia (1) Borromeo Beatrice (3) Borsellino Paolo (4) Borsellino Rita (1) Borsellino Salvatore (2) Bossi Umberto (2) Botti Antonella (1) Bowie David (1) Bozonnet Jean-Jacques (1) Bracconi Marco (4) Brambrilla Michele (1) Branduardi Angelo (2) Breda Marzio (1) Brera Guido Maria (1) Brusini Chiara (1) Bucaro Giuseppe (1) Buffett Warren (1) Buinadonna Sergio (1) Bukowski Charles (1) Buonanni Michele (1) Burioni Roberto (1) Busi Maria Luisa (1) Buttafuoco Pietrangelo (1) Buzzati Dino (1) Cacciari Massimo (3) Cacciatore Cristian (1) Cacioppo Giovanni (1) Calabresi Mario (4) Calabrò Maria Antonietta (1) Calderoli Roberto (1) Callari Francesco (1) Calvenzi Giovanna (1) Calzona Piero (1) Camilleri Andrea (25) Cammara Nuccia (2) Cammarata Diego (1) Campanile Achille (13) Campi Alessandro (1) Campofiorito Matteo (1) Cancellieri Anna Maria (3) Canfora Luciano (1) Canini Silvio (1) Cannatà Angelo (1) Cannavò Salvatore (3) Cantone Raffaele (1) Canzoni (19) Caponnetto Antonino (1) Caporale Antonello (4) Caprarica Antonio (4) Carbone Chiara (1) Carchedi Bruno (1) Carli Enzo (1) Carlisi Franco (2) Carmi Lisetta (1) Carminati Massimo (1) Carofiglio Gianrico (2) Carpenzano Emanuele (1) Caruso Cenzi (1) Casaleggio Gianroberto (1) Caselli Gian Carlo (5) Caselli Stefano (2) Caserta Sergio (1) Cassese Sabino (1) Castellana Giovanni (1) Castigliani Martina (1) Cat Stevens (1) Catalano Carmela (3) Catalano Massino (2) Catilina Lucio Sergio (1) Cavallaro Felice (2) cazzegio ma non tanto (1) Ceccarelli Filippo (2) Cedrone Giovanni (1) Cei Enzo (1) Celentano Adriano (3) Celestini Ascanio (12) Celi Lia (1) Centro Paolo Borsellino (1) Cerami Gabriella (1) Cernigliaro Totò (1) Cerno Tommaso (1) Cerrito Florinda (2) Cetto La Qualunque (1) Change.Org (1) Chessa Pasquale (1) Chi controlla il controllore? (1) Chiarucci Giancarlo (1) Ciancimino Massimo (3) Ciancimino Vito (2) Ciccarello Elena (1) Cicconi Massi Lorenzo (1) Cicozzetti Giuseppe (1) Cimato Claudia (1) Cimò Valeria (1) Ciotti Luigi (1) Cipiciani Carlo (1) Cirino Mariano (1) Citelli Zino (1) Cito Francesco (4) Civati Giuseppe (1) Claudel Paul (1) Clemente Toti (2) Cocuzza Luigi (1) Colletti Giampaolo (1) Collini Pietro (1) Colombo Furio (4) Colombo Gherardo (6) Coltorti Fulvio (1) Conte Giuseppe (9) Conti Paolo (1) Copasir (1) Coppola Gerardo (11) copyright (1) Cordà Eliane (1) Cordero Franco (1) Cornaglia Carlo (2) Corsi Cristina (2) Corsini Daniele (29) Cortese Renato (1) Cosimi Simone (1) Costamagna Luisella (9) Covatta Giobbe (1) Covid 19 (7) Craxi Bettino (3) Crispi Maurizio (1) Crocetta Rosario (1) Crozza Maurizio (2) Curcio Antonio (3) Cuscunà Salvo (1) Custodero Alberto (1) Cuticchio Franco (1) Cuzzocrea Annalisa (1) d (1) D'alema Massimo (2) D'Alessandro Nicolò (2) D'Amato Daniele (1) D'Ambrosio Simone (2) D'Avanzo Giuseppe (11) D'Eramo Marco (1) D'Esposito Fabrizio (2) D'Orta Marcello (19) da altri blog (1486) Dacrema Pierangelo (1) Dalla Chiesa Carlo Alberto (1) Dalla Chiesa Nando (1) Dalla Lucio (1) Damilano Marco (6) Dandini Serena (1) Davigo Piercamillo (8) De Andrè Fabrizio (4) De Angelis Alessandro (1) De Angelis Attilio (1) De Bac Marcherita (1) De Bortoli Ferruccio (2) De Crescenzi Davide (8) De Crescenzo Luciano (24) De Crescenzo Paola (1) De Curtis Antonio (2) De Francesco Gian Maria (1) De Gasperi Alcide (1) De Gregori Francesco (2) De Gregorio Concita (3) De Luca Erri (2) De Luca Maria Novella (1) De Magistris Luigi (5) De Marchi Toni (1) De Masi Domenico (1) De Riccardis Sandro (1) De Sciciolo Cristiano (1) Deaglio Enrico (3) Dedalus (1) Del Bene Francesco (1) Del Corno Mauro (1) Dell'Utri Marcello (4) Della Valle Diego (1) Deneault Alain (1) Di Bartolo Marica (1) Di Battista Alessandro (1) Di Cori Modigliani Sergio (1) Di Domenico Marco (1) Di Donato Michele (1) Di Feo Gianluca (1) Di Giorgio Floriana (1) Di Maio Luigi (1) Di Matteo Antonino (6) Di Napoli Andrea (10) Di Nicola Primo (2) Di Nuoscio Enzo (3) Di Pietro Antonio (28) Di Romano Arianna (1) Di Stefano Jolanda Elettra (2) Di Stefano Paolo (1) Diamanti Ilvo (28) Didonna Donato (1) Discorsi (1) Documenti (114) Dominici Piero (1) Donadi Massimo (2) Donati Antonella (1) Dondero Mario (1) Dones Merid Elvira (1) Draghi Mario (11) Dusi Elena (1) Eco Umberto (2) Editoriali (1) Eduardo De Filippo (1) Educazione Finanziaria (4) Einstein Albert (1) Elio e Le Storie Tese (1) Email (24) Emanuello Daniele (1) Enigmistica (1) Erika Tomasicchio (1) Ernesto Bazan (2) Esopo (7) Esposito Antonio (1) essec (555) Etica e società (1) Eugenia Romanelli (1) Evangelista Valerio (1) Evita Cidni (3) Ezio Bosso (1) Fabozzi Andrea (1) Fabri Fibra (1) Facchini Martini Giulia (1) Facci Filippo (1) Facebook (28) Falcone Giovanni (5) Falcone Michele (1) Faletti Giorgio (1) Famiglie Arcobaleno (6) Famularo Massimo (1) Fantauzzi Paolo (1) Faraci Francesco (1) Faraone Davide (1) Farinella Paolo (7) Fatucchi Marzio (1) Fava Giuseppe (1) Favale Mauro (1) Favole (11) Fazio Antonio (1) Federica Radice Fossati Confalonieri (1) Federico Vender (2) Fedro (6) Feltri Stefano (6) Feltri Vittorio (1) Ferla Giuseppe (1) Ferrandelli Fabrizio (2) Ferrara Gianluca (1) Ferrara Roberta (1) Ferrarella Luigi (1) Ferro Ornella (2) FIAT (1) Ficocelli Sara (2) Fierro Enrico (2) Filastrocche (1) Finanza (2) Fini Gianfranco (5) Fini Massimo (348) Fiorio Giorgia (1) Fittipaldi Emiliano (2) Flaiano Ennio (1) Flores d'Arcais Paolo (7) Floris Giovanni (2) Flusser Vilem (1) Fo Dario (3) Foà Arnoldo (1) Fontanarosa Aldo (1) Fontcuberta Joan (2) Forleo Maria Clementina (1) Formigli Enrico (1) Fornaro Placido Antonino (1) Fotografia (311) Franceschini Dario (2) Franceschini Enrico (3) Franceschini Renata (1) Franco Luigi (1) Frangini Sara (1) Fraschilla Antonio (1) Friedman Alan (1) Fruttero Carlo (1) Fruttero e Lucentini (1) Furnari Angelo (1) Fusaro Diego (3) Gaarder Jostein (2) Gab Loter (1) Gabanelli Milena (5) Gaber Giorgio (11) Gaglio Massimiliano (1) Gaita Luisiana (1) Galantino Nunzio (1) Galeazzi Lorenzo (1) Galici Marina (2) Galimberti Umberto (10) Galli della Loggia Ernesto (1) Galligani Mauro (1) Gallo Andrea (2) Gallo Domenico (1) Garbo Rosellina (1) Garcin Gilbert (1) Garibaldi Giuseppe (1) Gasparri Maurizio (1) Gattuso Marco (1) Gaudenzi Daniela (3) Gawronski PierGiorgio (2) Gebbia Totò (1) Gelmini Mariastella (2) Genovesi Enrico (3) Gentile Tony (1) georgiamada (1) Gerbasi Giuseppe (1) Gerino Claudio (1) Ghedini Niccolò (2) Giampà Domenico (1) Giamporcaro Concetta (1) Gianguzzi Rosalinda (1) Giannelli (1) Giannini Massimo (31) Giannone Eugenio (1) Giannuli Aldo (3) Giaramidaro Nino (9) Gilardi Ando (1) Gilioli Alessandro (5) Gino e Michele (2) Ginori Anais (1) Giordano Lucio (1) Giordano Paolo (1) Giuè Rosario (1) Giuffrida Roberta (1) Giulietti Beppe (1) Gomez Peter (24) Gonzalez Silvia (1) Google (1) Gotor Miguel (1) Graffiti (2) Gramellini Massimo (9) Granata Fabio (3) Grancagnolo Alessio (1) Grassadonia Marilena (2) Gratteri Nicola (1) Greco Francesco (3) Greco Valentina (1) Grillo Beppe (45) Grimoldi Mauro (1) Grossi Alberto (1) Gruber Lilli (1) Gualerzi Valerio (1) Guémy Christian (1) Guerri Giordano Bruno (3) Gump Forrest (2) Gusatto Lara (1) Guzzanti Corrado (10) Guzzanti Paolo (4) Guzzanti Sabina (1) Hallen Woody (1) Harari Guido (1) Herranz Victoria (1) Hikmet Nazim (1) Hitler Adolf (1) Horvat Frank (1) Hutter Paolo (1) IA (2) Iacchetti Enzo (1) Iacona Riccardo (1) Iannaccone Sandro (1) Idem Josefa (1) IDV - Italia dei Valori (23) Il Ghigno (2) Il significato delle parole (5) Imperatore Vincenzo (4) Imprudente C. (1) Ingroia Antonio (4) Innocenti Simone (1) Invisi Guglielmo (1) Ioan Claudia (1) Iori Vanna (1) Iossa Mariolina (1) Iotti Nilde (1) Iovine Sandro (1) ITC Francesco Crispi (2) Iurillo Vincenzo (1) Jarrett Keith (1) Jodice Mimmo (1) Jop Toni (1) Joppolo Francesca (1) Julia Jiulio (1) Kashgar (1) Kipling Rudyard (1) Kleon Austin (1) L'Angolino (6) L'apprendista libraio (1) L'Ideota (1) La Delfa Giuseppina (1) La Grua Giuseppe (1) La Licata Francesco (2) La Rocca Margherita (1) La Rosa Dario (1) LAD (Laboratorio Arti Digitali) - Palermo (1) Lana Alessio (1) Lannino Franco (1) Lannutti Elio (1) Lannutti Wlio (1) Lanzetta Maria Carmela (1) Lanzi Gabriele (1) Laurenzi Laura (1) Lauria Attilio (2) Lavezzi Francesco (1) Le Formiche Elettriche (19) Le Gru (3) Leanza Enzo Gabriele (1) Lectio Magistralis (1) Lella's Space (1) Lenin (1) Lerner Gad (1) Letta Enrico (3) Letta Gianni (1) Levi Montalcini Rita (1) Lezioni (3) Li Castri Roberto (1) Li Vigni Monica (1) Licandro Orazio (1) Licciardello Silvana (1) Lido Fondachello (1) Lillo Marco (14) Limiti Stefania (1) Lingiardi Vittorio (1) Littizzetto Luciana (8) Liucci Raffaele (1) Liuzzi Emiliano (3) Livini Ettore (1) Lo Bianco Giuseppe (2) Lo Bianco Lucia (1) Lo Piccolo Filippo (1) Lodato Saverio (8) Lolli Claudio (1) Longo Alessandra (1) Lorenzini Antonio (8) Lorenzo dè Medici (2) Loy Guglielmo (1) Lucarelli Carlo (1) Lucci Enrico (1) Lungaretti Celso (1) Luongo Patrizia (1) Luporini Sandro (7) Lussana Carolina (1) Luttazi Daniele (3) M5S (2) Mackinson Thomas (3) Magris Claudio (1) Maier Vivian (1) Maiorana Marco Fato (1) Maltese Curzio (22) Manca Daniele (1) Manfredi Alessia (1) Manna Francesco (1) Mannheimer Renato (1) Mannoia Fiorella (2) Manzi Alberto (1) Maraini Dacia (2) Maratona di Palermo (7) Maratona di Palermo 2023 (1) Marcelli Fabio (1) Marchetti Ugo (1) Marchionne Sergio (3) Marcoaldi Franco (1) Marconi Mario (1) Marcorè Neri (1) Marenostrum (1) Marino Ignazio (2) Marra Wanda (3) Marro Enrico (1) Martelli Claudio (4) Martini Carlo Maria (2) Martorana Gaetano (5) Marzano Michela (2) Mascali Antonella (2) Mascheroni Luigi (1) Masi Mauro (1) Massarenti Armando (4) Massimino Eletta (1) Mastella Clemente (1) Mastropaolo Alfio (1) Mattarella Sergio (2) Mauri Ilaria (1) Maurizi Stefania (1) Mauro Ezio (22) Mautino Beatrice (1) Max Serradifalco (1) Mazza Donatella (1) Mazzarella Roberto (1) Mazzella Luigi (1) Mazzola Barbara (2) Mazzucato Mariana (1) McCurry Steve (1) Meletti Giorgio (3) Meli Elena (1) Mello Federico (4) Melloni Mario (3) Meloni Giorgia (1) Menichini Stefano (1) Mentana Enrico (3) Merella Pasquale (1) Merico Chiara (1) Merkel Angela (1) Merlino Simona (1) Merlo Francesco (5) Messina Ignazio (1) Messina Sebastiano (3) Mesurati Marco (1) Milella Liana (2) Milla Cristiana (1) Mincuzzi Angelo (1) Mineo Corradino (2) Minnella Liana (1) Minnella Melo (1) Mogavero Domenico (2) Monastra Antonella (1) Montanari Maurizio (1) Montanari Tomaso (2) Montanelli Indro (8) Montefiori Stefano (2) Monti Mario (7) Moore Michael (1) Mora Miguel (2) Morelli Giulia (1) Moretti Nanni (1) Moro Aldo (6) Mosca Giuditta (1) Munafò Mauro (1) Musolino Lucio (1) Mussolini Benito (4) Myanmar (1) Napoleoni Loretta (1) Napoli Angela (1) Napolitano Giorgio (10) Narratori e Umoristi (263) Nemo's (1) Nicoli Sara (6) Nietzsche Friedrich (2) Norwood Robin (1) Notarianni Aurora (1) Nuzzi Gianluigi (4) Obama Barak (4) Oian Daniele (1) Oliva Alfredo (1) Onorevoli e .... (282) Oppes Alessandro (1) Orlando Leoluca (4) Ottolina Paolo (1) P.T. (6) Pace Federico (2) Padellaro Antonio (31) Padre Georg Sporschill (1) Pagliai Giovanni (1) Pagliaro Beniamino (1) Pagnoncelli Nando (1) Palazzotto Gery (1) Palminteri Igor (1) Palombi Marco (2) Panebianco Angelo (1) Panizza Ghizzi Alberto (1) Pannella Marco (1) Pansa Giampaolo (3) Papa Bergoglio (2) Papa Francesco (1) Papa Roncalli (2) Pappalardo Pippo (31) Paragone Gianluigi (1) Parise Goffredo (1) Parisi Francesco (1) Parisi Giorgio (1) Parlagreco Salvatore (5) Pasolini Caterina (1) Pasolini Pierpaolo (1) Pasqualino Lia (1) Passaparola (84) Peccarisi Cesare (1) Pellegrini Edoardo (1) Pellegrino Gianluigi (1) Pellizzetti Pierfranco (9) Penelope Nunzia (1) Pericle (1) Personaggi (7) Pertini Sandro (1) Petizioni (1) Petraloro Vito (1) Petrella Louis (1) Petretto Francesca (1) Petrini Diego (1) Petrolini Ettore (4) Piana degli Albanesi (1) Picciuto Salvatore (1) Piccolo Francesco (5) Pignatone Giuseppe (1) Piketty Thomas (2) Pillitteri Nino (2) Pini Massimo (4) Pini Valeria (2) Pink Floyd (2) Pino Sunseri (1) Pinotti Ferruccio (1) Pipitone Giuseppe (5) Pisanu Giuseppe (1) Pitta Francesca (1) Pitti Luca (1) Pivano Fernanda (1) Poesia (39) Politi Marco (2) politica (32) Polito Antonio (1) Pomi Simone (4) Pomicino Paolo Cirino (1) Pompei (1) Popolo Viola (1) Porro Nicola (1) Porrovecchio Rino (2) Portanova Mario (1) Pretini Diego (1) Prezzolini Giuseppe (1) Prodi Romano (3) Puppato Laura (1) Purgatori Andrea (1) Quagliarello Gaetano (1) Querzè Rita (1) Quinto Celestino (1) Raiperunanotte (1) Rajastan (1) Rame Franca (1) Rampini Federico (13) Randazzo Alessia (1) Ranieri Daniela (1) Ranucci Sigfrido (1) Ravello (1) Recalcati Massimo (2) Recensioni (74) Referendum (2) Reguitti Elisabetta (2) Reina Davide (1) Remuzzi Giuseppe (1) Renzi Matteo (12) Report (2) reportage (1) Reportage siciliano (4) Reski Petra (2) Retico Alessandra (1) Revelli Marco (1) Riboud Marc (1) Ricci Maurizio (1) Ricciardi Raffaele (1) Rijtano Rosita (1) Riondino David (4) Riva Gloria (1) Rizza Sandra (2) Rizzo Marzia (1) Rizzo Sergio (9) Roberti Franco (2) Roccuzzo Antonio (1) Rodari Gianni (3) Rodotà Maria Laura (1) Rodotà Stefano (6) Roiter Fulvio (1) Romagnoli Gabriele (1) Rosalio (1) Rosselli Elena (1) Rossi Enrico (1) Rossi Guido (1) Rossi Paolo (1) Rosso Umberto (1) Ruccia Gisella (1) Rusconi Gianni (1) Russo Stefano (1) Rutigliano Gianvito (2) Ruvolo Mariastella (1) Sacconi Maurizio (2) Saggistica (132) Saglietti Ivo (1) Said Shukri (1) sallusti Alessandro (1) Salvati Michele (1) Sander August (1) Sannino Conchita (1) Sansa Ferruccio (3) Sansonetti Stefano (1) Santamaria Marcello (1) Santarpia Valentina (1) Santoro Michele (6) Sardo Alessandro (1) Sargentini Monica Ricci (1) Sartori Giovanni (9) Sasso Cinzia (1) Sava Lia (1) Savagnone Fabio (1) Savagnone Giuseppe (1) Saviano Roberto (12) Savoca Tobia (7) Savona Paolo (1) Scacciavillani Fabio (1) Scaglia Enrico (1) Scalfari Eugenio (33) Scalzi Andrea (1) Scanzi Andrea (9) Scarafia Sara (1) Scarpinato Roberto (10) Schillaci Angelo (1) Scianna Ferdinando (12) Sciascia Carlo Roberto (1) Scorza Guido (2) Scuola (2) Scurati Antonio (1) Segre Liliana (1) Sellerio Enzo (2) Serra Michele (14) Serra Michele R. (1) Serradifalco Massimiliano (1) Severgnini Beppe (12) Sgroi Fabio (3) Shopenhauer Arthur (1) Shultz (1) Sicilcassa (2) SID (1) Sidari Daniela (3) Sideri Massimo (2) Siena (2) Signorelli Amalia (1) Siino Tony (1) Silena Lambertini (1) Simonelli Giorgio (2) Sisto Davide (1) Slide show (66) Smargiassi Michele (3) Snoopy (1) Socrate (1) Soffici Caterina (1) Sofri Adriano (1) Sollima Giovanni (1) Sommatino Francesca (2) Soth Alec (1) Sparacino Tiziana (1) Spencer Tunick (1) Spicola Mila (3) Spielberg Steven (1) Spinelli Barbara (6) Spinicci Paolo (1) Sport (1) Springsteen Bruce (4) Staino Sergio (1) Stasi Davide (1) Stella Gian Antonio (10) Stepchild adoption (1) Stille Alexander (2) Stone Oliver (1) Storie comuni (6) Strada Gino (1) Strano Roberto (1) street art (10) Studio Seffer (1) Superbonus (1) Sylos Labini Francesco (1) Szymborska Wislawa (1) T.S. (1) Tafanus (1) Taormina Carlo (1) Tarquini Andrea (2) Tartaglia Roberto (1) Taverna Paola (1) Tecce Carlo (4) Telese Luca (7) Temi (4) Terzani Tiziano (4) Tholozan Isabella (1) Tinti Bruno (16) Tito Claudio (2) Tocci Walter (1) Tomasi di Lampedusa Giuseppe (1) Tomasoni Diego (2) Tonacci Fabio (1) Toniolo Maria Gigliola (1) Toniutti Tiziano (2) Tornatore Giuseppe (1) Torresani Giancarlo (9) Torsello Emilio Fabio (2) Tortora Francesco (3) Totò (3) Trailer (1) Tramonte Pietro (1) Travaglio Marco (252) Tremonti Giulio (2) Tribuzio Pasquale (5) Trilussa (15) Troja Tony (1) Trump Donald (1) Truzzi Silvia (8) TT&P (1) Tundo Andrea (1) Turati Giuseppe (1) Turco Susanna (1) Turrini Davide (1) Twain Mark (1) U2 (1) UIF - Unione Italiana Fotoamatori (4) Usi ed Abusi (8) Valesini Simone (1) Valkenet Paulina (1) Vandenberghe Dirk (1) Vannucci Alberto (1) Varie (101) Vauro Senesi (3) Vazquez Luisa (3) Vecchi Davide (9) Vecchio Concetto (3) Veltroni Walter (3) Vendola Niki (3) Venturini Marco (1) Verderami Francesco (1) Verdini Denis (3) Vergassola Dario (4) Verrecchia Serena (1) Viale Guido (1) Video (104) Villaggio Paolo (6) Violante Luciano (2) Viroli Maurizio (3) Visetti Giampaolo (1) Vita Daniele (1) Viviano Francesco (2) Vivirito Cettina (1) Volàno Giulio (1) Vulpi Daniele (1) Vultaggio Giuseppe (1) Walters Simon (1) Weinberger Matt (1) Wenders Wim (1) Wikipedia (20) Wilde Oscar (3) WWF (1) www.toticlemente.it (4) You Tube (97) Yourcenar Margherite (1) Zaccagnini Adriano (1) Zaccagnini Benigno (1) Zagrebelsky Gustavo (9) Zambardino Vittorio (1) Zanardo Lorella (1) Zanca Paola (1) Zecchin Franco (2) Zucconi Vittorio (3) Zucman Gabriel (1) Zunino Corrado (1)

COOKIES e PRIVACY Attenzione!

Si avvisano i visitatori che questo sito utilizza dei cookies per fornire servizi ed effettuare analisi statistiche anonime. E’ possibile trovare maggiori informazioni all’indirizzo della Privacy Policy di Automattic: http://automattic.com/privacy/ Continuando la navigazione in questo sito, si acconsente all’uso di tali cookies. In alternativa è possibile rifiutare tutti i cookies cambiando le impostazioni del proprio browser.

Monte Pellegrino visto da casa natia di Acqua dei Corsari

Monte Pellegrino visto da casa natia di Acqua dei Corsari

Collaboratori

Calcolo Devalutazione Monetaria